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Luigi Mattavelli

Luigi Mattavelli nasce a Cernusco sul Naviglio il 9 febbraio 1924, da Mattavelli Clemente, militare dell’arma dei Carabinieri, e Caldarini Maria.

Chiamato alla leva nella primavera del 1943, dopo l’8 settembre, durante l’occupazione nazifascista, entra a far parte dell’11ª Brigata Matteotti, formazione che sarà molto attiva nel territorio di Cernusco sul Naviglio. Nel 1944 viene condannato come sovversivo dalla Questura di Milano. La prima azione significativa di Luigi nell’11ª Brigata Matteotti risale al 22 gennaio 1945, quando nella notte un distaccamento composto da 22 partigiani attacca il presidio nazifascista di Vaprio d’Adda. I partigiani riescono ad occupare una ridotta asportandone tutte le munizioni e una mitragliatrice. Il bottino ammonta a una mitragliatrice pesante Fiat, quattro casse di munizioni e un fucile. Da quel momento, le azioni militari si vengono a mano a mano intensificando per culminare nell’insurrezione del 25 aprile. Il 24 aprile, anche l’11ª Brigata riceve dal comandante generale Corrado Bonfantini, l’ordine di insorgere e di tentare l’entrata in Milano. Tutta la notte viene impiegata in febbrili preparativi per la raccolta delle armi, la concentrazione degli uomini e la ricerca di automezzi. Luigi Mattavelli insieme al compagno di brigata Cesare Riboldi sono impegnati in queste operazioni di raccordo e di collegamento facendo il giro di tutti i distaccamenti partigiani e trasmettendo l’ordine ai compagni di armarsi e di prepararsi ad attaccare. Vengono intercettati sul viale Assunta di Cernusco sul Naviglio da un maresciallo delle Brigate Nere che, dopo essere stato disarmato, reagisce sparando con una pistola nascosta, mentre i due si stanno allontanando. Cesare Riboldi viene ucciso con diversi colpi e Luigi Mattavelli viene ferito gravemente al torace, riuscendo a scappare e a rifugiarsi presso la cascina Lenzuoletta. Luigi Mattavelli muore il 26 aprile 1945 all’ospedale Serbelloni di Gorgonzola. Il suo funerale si tiene a Cernusco sul Naviglio il 28 aprile 1945, pochi giorni dopo la Liberazione di Cernusco, con gli onori della Brigata a cui apparteneva ed un carro armato che spara un colpo in aria.

  • Vicino al luogo dell’accaduto il Comune di Cernusco sul Naviglio ha intitolato un largo a Cesare Riboldi e Luigi Mattavelli.
  • Nell’omonimo largo è presente un monumento in ricordo di Cesare Riboldi e Luigi Mattavelli e di tutti i caduti e deportati cernuschesi della seconda guerra mondiale.
  • A Cernusco sul Naviglio la sezione ANPI è intitolata a Cesare Riboldi e Luigi Mattavelli.

Questa Biografia è tratta dai racconti dai genitori e dalle sorelle Mattavelli, tramandati verbalmente a noi nipoti e alle nuove generazioni

Mattavelli Sirtori

 

Materiale disponibile

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